Cos’è lo Yoga

GLI OTTO STADI DELLO YOGA
cos'è lo yogaSi è detto che lo yoga comporta un allenamento progressivo che esige una pratica costante. Quindi sottomettersi volontariamente a una disciplina che, se da un lato bandisce ogni violenza, anche su se stessi, richiede tuttavia l’impegno di uno sforzo graduale e perseverante. La pratica dello yoga (fortemente più sentita nella forma dell’ hatha-yoga) si attua attraverso otto stadi, di cui i primi quattro appartengono alla sfera fisica, mentre i successivi riguardano invece la sfera psichica.

Essi sono:

1) yama o “astinenze”: questo primo stadio costituisce la base morale del la disciplina ed è il presupposto necessario per un reale progresso negli stadi successivi.
2) niyama o “osservanze”: comprende precetti di purificazione, norme igieniche, nonché precetti sui corretto atteggiamento mentale dell’aspirante yogin.
Questi infatti deve possedere letizia (samtosa), autodisciplina (tapas) e volontà di migliorarsi attraverso l’autoeducazione (svadhyaya).
3) asana, o “posizioni”: insieme allo stadio successivo le asana costituiscono la chiave di volta dello yoga (ancor di più nell’hatha-yoga).
4) pranayama, o “tecniche di controllo della forza vitale” (prana) attraverso esercizi respiratori.
5) pratyahara, o “ritrazione della mente” dagli oggetti sensibili.
6) dharana, o “concentrazione mentale” su un solo oggetto.
7) dhyana, o «meditazione». Le tecniche di questo stadio sono state fatte proprie anche dal Buddhismo e, dopo essere passate in Cina sotto il nome Ch’an, si sono estese al Giappone, dando origine allo zen.
8) samadhi, o «en-stasi mistica»: è questo lo stadio supremo, accessibile a pochi adepti, nel quale la dimensione umana viene trascesa e si attinge l’Assoluto.
È importante sottolineare che questi otto stadi o «membra» (anga) dello yoga (e principalmente nell’hatha-yoga) non devono essere intesi come tappe rigorosamente separate le une dalle altre, quasi altrettanti compartimenti stagni; al contrario, la pratica dello voga è piuttosto un apprendimento ciclico, con ritorni e approfondimenti successivi. Ad esempio, l’accettazione di una base etica è il primo passo che viene richiesto al neofita per poter progredire negli stadi più avanzati: al tempo stesso la profonda azione riequilibratrice delle posizioni e delle tecniche respiratorie favorisce nello vogin una più autentica adesione alle norme morali, che vengono così integrate senza sforzo nel suo modo di essere e di vivere.

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Asana

ASANA (posizioni e movimenti) La pratica regolare delle asana rimuove tensione e rigidità dall’intero corpo, mantenendolo in una condizione ottimale. Durante le asana la respirazione e il ritmo metabolico sono rallentati, il consumo dell’ossigeno e la temperatura del corpo diminuiscono. Le asana promuovono la salute del corpo attraverso lo stiramento dolce, massaggiando e stimolando gli …

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Meditazione Trataka

  Trataka Tutte le pratiche meditative mirano inizialmente a stabilire la concentrazione della mente come preludio alla meditazione. Per raggiungere questo stadio si adottano vari metodi. Uno molto diretto, semplice e tuttavia allo stesso tempo efficace, è la tecnica di trataka. I meccanismi delle pratiche sono facili da imparare e capire. Possono essere praticate da …

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Pranayama

PRANAYAMA (tecniche di respirazione) (in costruzione) Il respiro è il processo più importante del corpo. A causa dello stress o di altri fattori, il respiro diventa corto e poco profondo, deprivando così il corpo dell’ossigeno e dell’ energia. Attraverso il pranayama si sviluppa la sensibilità al processo della respirazione, riaddestrando i muscoli della cavità polmonare. …

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