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Meditazione Trataka

 

Trataka

Tutte le pratiche meditative mirano inizialmente a stabilire la concentrazione della mente come preludio alla meditazione. Per raggiungere questo stadio si adottano vari metodi. Uno molto diretto, semplice e tuttavia allo stesso tempo efficace, è la tecnica di trataka.
I meccanismi delle pratiche sono facili da imparare e capire. Possono essere praticate da ognuno e i benefici sono enormi. Anche i principianti, con un piccolo sforzo e persistenza,possono guadagnare molto da esse in un breve periodo di tempo.
In questa lezione e le due seguenti vi introdurremo i tre stadi di trataka progredendo dal più semplice a più avanzato.
La parola Trataka significa “guardare fisso”. La pratica di trataka implica il guardare a un punto o oggetto senza sbattere gli occhi. E’ un metodo di focalizzare gli occhi e portare la mente su un punto ad esclusione di tutti gli altri. L’oggetto può essere esterno al corpo, in questo caso la pratica è chiamata bahira trataka, o l’oggetto di consapevolezza può essere interno, in questo caso è chiamato antar trataka. Attraverso questo metodo, tutta l’attenzione e potere della mente è canalizzato in un flusso continuo. Questo permette al potenziale latente all’interno della mente di arrivare spontaneamente.

cos'è lo yogaTrataka come un metodo universale
Trataka è descritto in numerose scritture. Nel classico testo di hatha yoga. Gheranda Samhita è classificata come uno degli shatkarma. Perché le altre cinque pratiche degli shatkarma (neti,dhauti,ecc) sono trattate solo con la pulizia del corpo, trataka sembra essere completamente fuori posto, una anomalia.
Comunque è considerata l’ultimo degli shatkarma ed è inclusa in questo gruppo per una buona ragione, cioè funge da pietra angolare tra le pratiche orientate fisicamente e le pratiche mentali che portano ad un’alta consapevolezza. In un certo senso trataka agisce come ponte tra hatha yoga e raja yoga.
Il Tantra probabilmente è il maggior sistema spirituale che include tutto e la radice dello yoga, utilizza trataka in una ampia scala nelle sue molteplici pratiche, se usando diagrammi simbolici, deità o aggetti con il fuoco sull’adorazione o consapevolezza. Trataka in una forma o nell’altra è utilizzata da quasi tutte le religioni e sistemi spirituali, sebbene spesso mascherate.
Nell’Hinduismo, una parte integrale delle pratiche religiose è sedersi di fronte ad un quadro o statua di Krishna,Rama,Shiva, il simbolo di Om e così via. Siccome molti guarderanno a questi come una forma di devozione, e certo può essere se l’adoratore è sincero, è attualmente la forma di trataka che mira a concentrare la mente nella deità esterna. Da ciò viene la pace mentale e uno stato meditativo. Inoltre molti Hinduisti hanno la capacità di creare visualizzazioni interne di altri oggetti e praticano trataka interno.
Nella Cristianità si fa la stessa cosa in maniera più leggera. Nella chiesa ci sono immagini di Cristo, ci sono candele e ci sono sempre croci simboliche. Questi oggetti agiscono come punto focale per trataka, certo non sempre è conosciuto con questo nome. Tutte queste forme hanno radici simboliche che generalmente agiscono a livello della consapevolezza normale.
In altre parole questi simboli correlati e stimolati con esperienze e memorie che sono contenute in quello che Jung ha chiamato inconscio collettivo. Perciò questi oggetti della consapevolezza chiamano esperienze e conoscenze di cui normalmente non siamo consapevoli.
Nel Buddhismo Tibetano, trataka è anche fatto su varie deità, su Buddha e varie figure geometriche conosciute come Yantra o mandala. Anche il Buddhismo Zen utilizza trataka, pure di molti miti astratti come fissare un muro bianco.
La pratica di trataka non è confinata nello yoga. E’ universale ed è stata usata attraverso gli anni come metodo di normale esperienza trascendentale..
Trataka è semplice,però veramente potente e questa è la ragione per cui molti sistemi differenti e religiosi l’hanno usato in una forma o in un’altra come mezzo di elevazione spirituale.